Chiesa del Purgatorio Sec. XVII

La Chiesa custodisce una scheggia della vera Croce di Cristo

La Chiesa del Purgatorio di Vico del Gargano venne edificata nel 1677 all’arrivo del cardinale Vincenzo Maria Orsini, che pose la prima pietra. L’interno, ad una navata, presenta ai lati numerose cappelle. Importante luogo di culto di Vico del Gargano.

Conserva ancora oggi il Sacro Legno della Croce, reliquia donata dall’Arcivescovo sipontino Monsignore Giovanni de Lerma nel XVIII secolo. Essa viene esposta sull’altare maggiore durante il pomeriggio del Venerdì Santo, in rappresentanza dell’agonia di Gesù.

Sempre durante il Venerdì Santo, la Chiesa del Purgatorio di Vico del Gargano è sede della particolare Messa Pazza. Celebrazione caratterizzata da riti di apparente profanazione e forti canti a simboleggiare lo sconvolgimento dell’ordine naturale dopo la morte di Cristo. Nel 1759 la chiesa apriva la sua sacrestia all’Accademia degli Eccitati Viciesi, cenacolo di studiosi ecclesiastici e laici impegnati in dissertazioni di carattere filosofico e scientifico, che operava sotto la protezione della Vergine dei Sette Dolori. All’interno della Chiesa è sepolto Mons. Domenico Arcaroli, accademico ed ultimo vescovo di Vieste. Una teca settecentesca custodiva una scheggia della vera Croce su cui fu crocifisso Gesù Cristo. Rinvenuta da Sant’Elena, ma non si sa come fosse giunta a Vico del Gargano.

La devozione per le anime del Purgatorio si affermò nel Seicento, un secolo terribile per carestie ed epidemie. Sorsero molte Confraternite del Purgatorio e dell’Orazione e Morte, attive in particolare nell’assistenza materiale e spirituale dei moribondi.

Struttura

La Chiesa del Purgatorio di Vico del Gargano, detta anche di Santa Maria del Suffragio, fu edificata a partire dal febbraio 1677, sul sito di una preesistente cappella, immediatamente al di fuori della cerchia muraria che recingeva l’antico abitato di Vico. La pregevole facciata settecentesca è delimitata da lesene giganti che sorreggono traneazione e metope e triglifi. La chiesa, restaurata ai primi dell’800 e ai primi del ‘900, ha un impianto ad aula, con la volta e le pareti decorate da affreschi e stucchi ottocenteschi. Sede dell’Arciconfraternita dell’Orazione e Morte, istituita nel 1778, la chiesa resta a tutt’oggi un punto di riferimento importante per le trasdizioni e i riti della comunità vichese, tenuti in vita dalla congragazione che ogni anno organizza funzioni solenni per la ricorrenza dei defunti e per le festività pasquali.

 

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