Museo Diocesano Manfredonia

I Tesori dell'antica Siponto

Il Museo Diocesano di Manfredonia, è una ricca testimonianza di un lungo percorso artistico, culturale e spirituale di una delle Diocesi più antiche d’Italia “le cui radici affondano in età apostolica”.

Un museo – ha affermato Mons. Castoroper tutelare e valorizzare il patrimonio dismesso. Per coadiuvare la chiesa nella sua missione evangelizzatrice. Per promuovere l’educazione al bello, poiché il frutto del genio umano è traccia della bellezza divina”.

La galleria conta sette spazi espositivi ad ognuno dei quali è stato dato un nome in base ai reperti contenuti. La prima sala della sezione “Fragmenta Sypontinae Ecclesiae”, chiamata “all’alba del primo millennio”, ospita frammenti scultorei che provengono dagli scavi della chiesa vescovile paleocristiana di Santa Maria a Siponto.

Proseguendo si giunge nella sala “del leone” riservata all’esposizione di uno dei due leoni marmorei che sorreggevano la ‘seduta’ del trono vescovile della cattedrale di Siponto e alcune travi marmoree del pulpito, firmate dai magistri David e Acceptus. La successiva sala “dell’aquila” prende il nome dalla presenza dell’affascinante aquila “reggi-leggio” dell’ambone. Si giunge quindi nella sala “tra Siponto e Manfredonia” che raccoglie testimonianze lapidee del Medioevo inoltrato, tra cui due frammenti di una lastra sepolcrale del sec. XV e tre capitelli di fattura angioina. La seconda sezione, “Manfredonia, la diocesi dal XIII al XX sec.” ospita la suggestiva “galleria degli arcivescovi”, con gli stemmi di tutti gli arcivescovi della Chiesa sipontina dal 1218 ad oggi. Lungo le pareti sono inoltre esposti i ritratti degli arcivescovi a partire dal 1680. La sala “il bello sensibile della liturgia” espone paramenti e argenti sacri e una splendida cornice del ’700, che a suo tempo impreziosiva l’antica icona della Madonna di Siponto. A concludere la visita si entra nella sala intitolata “il buon vescovo” dove troneggia una tela raffigurante un inedito ritratto di papa Benedetto XIII, al secolo Vincenzo Maria Orsini, con una collezione di paramenti sacri, tra cui una pianeta dal pregevolissimo ricamo con dodici fili di oro e argento, con lo stemma del pontefice sul dorsale, come la dalmatica e il piviale, corredati di stola, manipolo, cuscino e una calzatura. Inoltre un gruppo di reliquari in argento di straordinaria fattura, risalenti al 1676-77, attestano la particolare devozione a San Carlo Borromeo e a San Filippo Neri da parte dell’Orsini.

 

Lun - Dom: 17.00 - 20.00
Via Arcivescovado 12
Manfredonia 71043 Puglia IT
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