Cattedrale San Lorenzo Maiorano
Il Duomo di Manfredonia fu iniziato da Manfredi nel centro della città nei pressi del Castello. Conquistata poi la città dagli Angioini, fu Carlo II, per volere paterno, a posizionarlo dove è ubicato ora. I lavori del vecchio Duomo, che si trovava vicino al Castello, furono iniziati da re Carlo il 21 giugno 1266 e terminati il 21 giugno 1267.
Il 7 febbraio 1270 ebbe inizio il nuovo Duomo al centro della città, dedicato a San Lorenzo Maiorano, la cui prima pietra fu posta dall’Arcivescovo Giovanni VII (Freccia da Ravello) e terminato nel 1274.
Nel 1275, riunitosi il Parlamento manfredoniano, si decise che l’Arcivescovo prendesse possesso del Duomo come Pastor Bonus; vi si stabilì il Magistrato sipontino. La Cattedrale è dedicata a Dio sotto l’invocazione di San Lorenzo, vescovo sipontino, su disegno di un architetto francese; è di stile gotico; la cupola della Cattedrale è alta dal pavimento del presbitero m 17,60, la circonferenza è di m 30. Il Duomo fu restaurato dall’Arc. Bartolomeo della Cuerva dal 1560 al 1562. Distrutto dai turchi nel 1620 fu riedificato nel 1624 dal Sindaco Antonio Capuano e dai cittadini a spese delle pubbliche rendite. Il contratto fu stipulato il 13 dicembre 1624. Nel 1637 fu inaugurato dall’Arcivescovo Orazio I degli Annibaldi e completato successivamente dagli Ordinari diocesani Marulli, Orsini, Gagliardi, Cesarano e Vailati.
Nel Duomo si trovano affreschi di pittura a guazzo del 1940-1941 di Natale Penati da Milano, “Giulio III e Benedetto XIII, apparizione di San Michele, incontro di San Lorenzo con Totila, i Santi Sipontini: Giustino, Barbato e i Martiri di Forconio. Vi si conservano pure le tele dei ritratti degli Arcivescovi Orsini, Muscettola, De Lerma, De Marco, Rivera, Francone, Del Muscio, Dentice, Salvemini, Tagliatela, Feuli, Pizza, Gagliardi, Macchi, Cesarano, un dipinto del Cavallino, due pregevoli gioielli dell’arte medioevale, un’icona della Madonna di Siponto, una statua lignea della stessa, nonché un Crocifisso ligneo del sec. XIII, proveniente dalla chiesa di San Leonardo di Siponto, un grande quadro del 1600, che rappresenta l’adorazione ed un Crocifisso in Colonna del 1600.
La campana del vecchio campanile posta dall’Arcivescovo Marulli nel 1646 e fusa dal celebre Onofrio Giordano napoletano fu installata sul nuovo campanile.
Nel Duomo si trovano alcune pergamene, le Platee, i libri dei battezzati dal 1600 ad oggi ed altri libri di natura varia.
Nel 1351, Ludovico, duca di Durazzo e signore di Monte Sant’Angelo, in occasione della nascita di suo figlio Carlo III regalò all’Arcivescovo Pietro una conca d’oro e degli oggetti d’argento ch’erano serviti per il battesimo del neonato. Dagli oggetti d’argento fu ricavata una statua di San Lorenzo, che i Turchi rubarono nel 1620. Durante l’incendio del 1620 andò distrutto tutto il corpo di San Lorenzo, meno il braccio destro, lo stesso che aveva benedetto tante volte la folla e che rimane oggi, sospeso come un aspersorio, sul capo dei fedeli. Un’urna, collocata sotto l’altare maggiore del Duomo, ne conserva la sacra reliquia.
Dopo il sacco turchesco, a causa della rovina della Cattedrale la Chiesa di San Marco che si trovava nei pressi di questa funzionò da Duomo.
La piazza antistante del Duomo fu completata il 30 agosto 1968.